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Corriere Adriatico

    L'antifurto con le palle

    Una grande convention dal tartufo al..."bullock".
    "L'antifurto con le palle". Chi non ne ha mai sentito parlare, magari di sfuggita, negli ultimi mesi? Tutti i media ne hanno del resto, trattato in modo talmente massiccio che era proprio difficile non accorgersene. Specialmente durante i Mondiali di Calcio, quando il "famigerato" antifurto per auto (lanciato sul mercato - come ha scritto "Capital" - "da uno slogan ruvido ma molto efficace") ha scatenato addirittura una polemica tra due importanti quotidiani nazionali, come il "Messaggero" e "L'Unità" sul fatto se anche gli azzurri di Sacchi avessero, o non avessero "due palle" (dal nome dei due gemelli che costituiscono la semplice ma azzeccata meccanica del bloccasterzo) così....
    Bene, forse non tutti lo sanno, ma l'antifurto in questione è un'idea vincente che si è imposta sul mercato a tempo di record (2-3 mesi) grazie ad una combinazione eccezionale di stampo romagnolo - marchigiano. Se infatti il titolare del marchio, depositario del brevetto nonché dell'azienda distributrice, l'Adfra, è il giovane e vulcanico imprenditore di Lugo di Romagna Gianfranco Strocchi (fu lui a lanciare anche il celebre "Epilady", depilatore per donne), il prodotto vero e proprio nasce nella nostra regione: per il 90% nell'azienda metallurgica di Ornato Ottavi, ad Acqualagna, per il restante 10% nell'indotto della zona. Un evento che ha dello strepitoso, un vero miracolo. E il miracolo  sta anche e soprattutto nell'aver accettato la scommessa - come la definisce Strocchi - di realizzare una produzione che potesse imporsi in temi rapidi sotto il profilo della qualità e poi reggere alla richiesta strepitosa del mercato, sotto quello della quantità. La scommessa è stata brillantemente vinta se ad Acqualagna grazie ad un altro miracolo, quello appunto dell'impresa di Ornato Ottavi e sua moglie, l'antifurto viene ora sfornato in tremila esemplari al giorno, contro i tremila di un mese intero (aprile).
    Un autentico "boom": anche per l'economia della zona che, proprio grazie alla lavorazione del fortunato antifurto, ha avuto una impennata di grande beneficio sotto il profilo occupazionale, altro ne avrà prossimamente. E proprio per festeggiare questo grande successo nazionale (in autunno pertica una nuova campagna, questa volta internazionale) che qualche sera fa Gianfranco Strocchi e Ornato Ottavi hanno voluto offrire a tutte le maestranze un mega-convivio.
    L'incontro si è svolto all'interno dello stabilimento pescarese. A suggellare l'importanza dell'avvenimento c'era anche Ovidio Lucciarini, primo cittadino di Acqualagna, una città nota ovunque per la floridezza della sua economia, basata sulla raccolta del celebre tartufo pregiato e che adesso è qui a festeggiare questa sua nuova ricchezza. Ma con il romagnolo Strocchi e il Marchigiano Ottavi, c'erano altri due marchigiani importanti, co-artefici del grande successo imprenditorial-commerciale; Gianni Cartuccia il più stretto collaboratore dello stesso Strocchi, e Amabilio Tavoletti, responsabile della  comunicazione e marketing, artefice indiscusso dell'incredibile exploit che l'antifurto ha avuto su un mercato tanto difficile.
    "Sono qui con voi tutti - ha detto Strocchi al termine del convivio, non nascondendo il proprio legittimo orgoglio e un po' di emozione - a celebrare un successo che premia la determinazione, l'impegno e la professionalità di una famiglia non grande per numero ma eccezionale per la potenza e la 'prepotenza' del suo lavoro d'equipe".
    Ecco, un nuovo piccolo-grande esempio dell'Italia che s'impegna e produce riuscendo ancora, nonostante tutto, a strabiliare il mondo.

    Bruno Orlandini